REGIONE SICILIANA

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Chiesa Santa Maria di Gesù

Chiesa S. Maria del Gesù

La chiesa si trova fra il piano omonimo ed il Viale Regina Margherita. Non si conosce l'anno di costruzione, ma la sua origine risale forse al XIII secolo; gravemente danneggiata, dopo il terremoto del 1693, la chiesa fu ricostruita in stile barocco. Conserva un'unica navata e due cappelle, ubicate ai lati dell'ingresso principale, probabilmente appartenenti alle navate scomparse. Il convento dei PP. Minori Osservanti, annesso alla chiesa, fu riedificato dopo il terremoto e tenuto in efficienza fino al 7 luglio del 1866, quando, a seguito della legge, le corporazioni religiose furono soppresse. Incamerato dal Demanio, fu adibito prima a scuola elementare e a ginnasio statale, poi ad ospizio ed infine, a sede del ginnasio G. Verga. Solo la parte occidentale del convento, non confiscata perché riconosciuta sede del Commissariato dell'Opera Pia di Terra Santa, rimase di proprietà dei frati, che continuarono la loro missione. 
All'interno della chiesa si conserva la Statua di marmo della Madonna, di Antonio Gagini del 1527, le statue di S. Francesco d. Assisi, di S. Antonio da Padova, del Cuore di Gesù, dell'Immacolata, di Santa Elisabetta e di S. Pasquale, tutte di ignoti autori. Sono degne di nota le tele ad olio di S. Chiara e di S. Filomena, del vizzinese P. Formica, collocate nelle due cappelle ai lati dell'ingresso centrale ed ancora quella del Cuore Immacolato di Maria, realizzato da F. Vaccaro da Caltagirone nel 1866.Oggi la chiesa è affidata al clero diocesano ed il convento è stato chiuso per mancanza di religiosi.La Chiesa di Santa Maria di Gesù, situata nella piazza omonima, ha un interesse letterario ed è inserita nei percorsi Verghiani; 

"Era alta, magra; aveva soltanto un seno fermo e vigoroso da bruna e pure non era più giovane; era pallida come se avesse sempre addosso la malaria, e su quel pallore due grandi occhi così, e delle labbra fresche e rosse, che vi mangiavano. Al villaggio la chiamavano la Lupa, perché non era sazia giammai di nulla. (….) Padre Angiolino, di Santa Maria di Gesù, un vero servo di Dio, aveva persa l'anima per lei ". 
Da "La Lupa"